Le cause e i dati
Non ci sono cause precise responsabili della comparsa del Mutismo Selettivo. Sicuramente particolari aspetti emotivi, sociali e psicologici sono di attribuzione a questo problema. A livello ereditario se, in famiglia, i genitori o parenti stretti sono particolarmente timidi, ansiosi, o socialmente isolati; frequenti i casi in famiglie bilingue; un evento particolare che è stato vissuto dal bambino come un piccolo trauma, che lo ha poi portato a chiudersi al mondo per paura… In genere la comparsa del problema avviene intorno ai 4 anni, quando il bambino inizia ad avere contatti con diversi contesti sociali, come ad esempio la scuola materna. Si stima che i bambini coinvolti siano 1 su 140, in maggioranza le femmine rispetto ai maschi.
Perché non è solo timidezza
Non si preoccupi, suo figlio è solo molto timido, passerà…
No. Non passerà. Non così. Perché NON è SOLO TIMIDEZZA. Con il tempo, con il crescere, con il rafforzamento della propria autostima la timidezza passa, si assottiglia. NON il Mutismo Selettivo. Se non diagnosticato, riconosciuto, e trattato nella maniera corretta.
Accade spesso, soprattutto all’inizio, che gli adulti non diano sufficiente importanza a questi comportamenti, il bambino viene semplicemente descritto come estremamente timido, o il problema scambiato per un altro disturbo. E’ importantissima la tempestività nel riconoscere un bambino muto selettivo per affrontarlo immediatamente nella maniera corretta. Una scorretta valutazione del problema determina un potenziamento del disturbo che si protrarrà poi anche nell’età più adulta. Grazie alla scoperta del Mutismo Selettivo, sempre più adolescenti e anche persone adulte, hanno finalmente dato un nome ai loro particolari atteggiamenti che li hanno caratterizzati sin da bambini, e che ora sanno finalmente come affrontarli.
Se riconosciuto tempestivamente, questo problema può essere risolto in tempi più o meno brevi, in ogni caso dal Mutismo Selettivo si esce!
Criteri diagnostici: come riconoscere il Mutismo Selettivo
I criteri diagnostici per individuare un bambino muto selettivo sono i seguenti:
- Il bambino non parla in determinati luoghi, come la scuola, o altri contesti sociali.
- Il bambino parla e si comporta in maniera naturale nelle situazioni in cui si sente a proprio agio come a casa, sebbene alcuni bambini possono essere muti anche tra le mura domestiche.
- L’incapacità del bambino di parlare interferisce con la sua capacità di “funzionare” nel contesto scolastico e/o nelle situazioni sociali.
- Il mutismo dura da almeno un mese.
- Non sono presenti disturbi della comunicazione, come le balbuzie, o disturbi mentali, come autismo, schizofrenia, ritardo mentale.
I bambini muto selettivi possono comunicare attraverso gesti, annuendo o scuotendo il capo in segno di negazione, spingendo o tirando l’interlocutore o in alcuni casi emettendo suoni monosillabici, corti o monotoni, o alternando la voce e riproducendo a volte il verso di animali, parlando all’orecchio dell’interlocutore.
I bambini selettivamente muti possono avere inoltre difficoltà nel mantenere il contatto visivo, il loro volto può apparire inespressivo, e possono avere una rigidità fisica più o meno marcata.